Newsletter 2025

EDITORIALE


Il 29 gennaio 2025, nella splendida cornice della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani al Senato della Repubblica, si è svolto un convegno di fondamentale importanza per il futuro energetico del nostro Paese. Organizzato da Assocostieri su iniziativa del Senatore Giorgio Maria Bergesio, l’evento dal titolo “Il GNL come carburante della transizione: prospettive per il settore marittimo e terrestre” ha rappresentato un momento di riflessione cruciale per istituzioni, operatori ed esperti del settore.

L’incontro ha acceso i riflettori sul ruolo strategico del Gas Naturale Liquefatto (GNL) e del Bio-GNL nella decarbonizzazione dei trasporti, un tema che oggi più che mai richiede soluzioni concrete e innovative. Il GNL non è solo una risorsa, ma un’opportunità tangibile per abbattere le emissioni e tracciare una strada verso un futuro più sostenibile. Le sue caratteristiche lo rendono una delle risposte più efficaci alla necessità di ridurre l’impatto ambientale dei trasporti marittimi e terrestri, offrendo un’alternativa reale ai combustibili tradizionali.

Ma per trasformare questo potenziale in una solida realtà, servono scelte coraggiose. L’Italia ha tutte le carte in regola per diventare un hub strategico del GNL nel Mediterraneo, ma per farlo occorre una visione chiara: investimenti mirati, un quadro normativo stabile e infrastrutture di bunkeraggio e rifornimento adeguate. Solo così potremo cogliere appieno le opportunità offerte da questa risorsa e garantire al nostro Paese un ruolo di primo piano nella transizione energetica.

Accanto al GNL, un altro protagonista del nostro mix energetico merita attenzione: il GPL. Come sottolineato dal Vicepresidente di Assocostieri, Diamante Menale, nel suo articolo all’interno di questa newsletter, “i combustibili gassosi meritano un riconoscimento come fonte strategica per il passaggio verso un sistema energetico a basse emissioni”. I combustibili gassosi continuano a dimostrarsi una risorsa fondamentale per il trasporto e l’industria. La loro flessibilità e affidabilità ne fanno un pilastro della sicurezza energetica nazionale, garantendo stabilità sia ai consumatori che alle imprese.

In questa newsletter abbiamo voluto approfondire proprio queste tematiche, ripercorrendo i punti salienti del convegno e allargando lo sguardo alle prospettive dei combustibili gassosi nel contesto della transizione energetica. Il nostro obiettivo è offrire un quadro chiaro e completo delle sfide e delle opportunità che attendono il settore nei prossimi anni.

Assocostieri continuerà a lavorare con determinazione per sostenere e promuovere soluzioni che coniughino sostenibilità, innovazione e competitività. La transizione energetica è una sfida che possiamo vincere solo con un impegno condiviso e una visione di lungo termine.

Un caro saluto,

Il Presidente

Elio Ruggeri


Il GNL come Carburante della Transizione: prospettive per il settore marittimo e terrestre

Il senatore Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente della 9ª Commissione permanente Industria, Commercio, Turismo, Agricoltura e Produzione Agroalimentare, ha dato il via alla giornata con un intervento che ha messo in luce la rilevanza della tematica trattata, ossia il ruolo strategico del GNL nella transizione energetica.

Nel suo discorso introduttivo, Bergesio ha voluto sottolineare come la sfida energetica attuale richieda innovazione e misure concrete per promuovere un sistema di trasporti sostenibile, in grado di rispondere alle crescenti esigenze ambientali ed economiche. In particolare, il senatore ha messo in evidenza l’importanza del GNL come combustibile fondamentale per la decarbonizzazione dei trasporti marittimi e terrestri, ribadendo la necessità di sviluppare politiche pubbliche che possano accelerare la diffusione di questo combustibile in Italia, uno degli obiettivi principali per il settore della logistica e dei trasporti.

Il tema della sicurezza energetica è stato centrale nell’intervento di Bergesio, che ha evidenziato come l’uso del GNL possa contribuire non solo a rispettare gli impegni climatici internazionali, ma anche a garantire l’autosufficienza energetica del Paese, favorendo la creazione di un sistema energetico più resiliente. Inoltre, il senatore ha sottolineato la necessità di un approccio equilibrato tra sostenibilità ambientale e competitività economica, ricordando come il GNL possa rappresentare una soluzione vantaggiosa per l’Italia, sia sul piano ambientale che economico.

Un momento fondamentale dell’apertura dei lavori è stato anche il contributo del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che ha partecipato all’incontro attraverso un messaggio video, dialogando con il Presidente Ruggeri.

Il ministro ha espresso il suo sostegno alla causa del GNL come combustibile strategico nella transizione verso un sistema di trasporti più sostenibile e ha sottolineato l’importanza di adottare misure normative che favoriscano gli investimenti in questo settore. Nel suo intervento, il Ministro Pichetto Fratin ha ribadito l’importanza di un sistema di trasporto più moderno, che combini innovazione e decarbonizzazione, mettendo in luce il GNL come uno degli strumenti principali per ridurre le emissioni nel settore dei trasporti marittimi e terrestri. Il Ministro ha anche espresso l’impegno del governo nel promuovere politiche che possano incentivare l’utilizzo di combustibili a bassa emissione, come il GNL, per garantire una transizione energetica efficace e sostenibile.

Successivamente, sono intervenuti Michele Mazzaro, Dirigente Generale – Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Puglia, e Davide Bordoni, Amministratore Unico di RAM. Mazzaro ha discusso il ruolo fondamentale della sicurezza nelle operazioni legate al GNL, evidenziando l’importanza di un protocollo di sicurezza rigoroso per garantire la protezione degli operatori e della popolazione, mentre Bordoni ha affrontato il tema delle infrastrutture, soffermandosi sull’evoluzione dei terminali e delle soluzioni logistiche per una gestione più sicura e sostenibile del GNL.

L’apertura dei lavori ha quindi messo in luce la centralità del GNL nella strategia energetica nazionale, con interventi che hanno sottolineato la necessità di una collaborazione sempre più stretta tra le diverse componenti del settore pubblico e privato per favorire un percorso di transizione energetica che sia al contempo sostenibile, sicuro ed economicamente vantaggioso per il Paese.

L’apertura dei lavori si è conclusa con l’invito di ASSOCOSTIERI a proseguire il confronto su questi temi cruciali, con l’obiettivo di creare una rete di collaborazione tra istituzioni, industria e operatori del settore, per favorire lo sviluppo di infrastrutture adeguate e sostenibili che possano accompagnare l’Italia verso un futuro energetico più verde e competitivo.


Lo sviluppo del GNL nel settore marittimo portuale

La prima tavola rotonda del convegno, dal titolo “Lo sviluppo del GNL nel settore marittimo portuale”, ha offerto un approfondimento sul ruolo sempre più centrale del Gas Naturale Liquefatto (GNL) nel settore dei trasporti marittimi, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e di adeguarsi alle nuove normative internazionali.

L’incontro è stato introdotto da Fabrizio Mattana, Vicepresidente di Assocostieri ed Executive Vice President Gas Assets di Edison, che ha posto l’accento sull’importanza di un impegno condiviso tra pubblico e privato per lo sviluppo delle infrastrutture necessarie alla transizione energetica nel settore marittimo. A seguire, Salvatore Deidda, Presidente della IX Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni della Camera dei deputati, e Paola De Micheli, Vicepresidente della X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati, hanno ribadito l’importanza di politiche energetiche che incentivino l’adozione di combustibili alternativi, con un focus sul GNL come strumento strategico per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione.

Nel corso della tavola rotonda, sono intervenuti esperti del settore e rappresentanti istituzionali, tra cui Michele Francioni, Senior Vice President di MSC Crociere, Agime Gerbeti, Senior Advisor Direzione Generale Mercati e Infrastrutture Energetiche del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e Rodolfo Giampieri, Presidente di Assoporti. Si è parlato del GNL come carburante preferito per ridurre le emissioni di gas serra nel settore marittimo, con un’attenzione particolare agli sviluppi normativi comunitari, come il programma Fuel EU Maritime e il sistema di scambio di quote di emissione (ETS).

È stato evidenziato come, al momento, circa il 50% dei nuovi ordini navali preveda l’uso di combustibili alternativi, con il 90% di questi alimentati a GNL. Si prevede che entro il 2030, oltre 630 nuove navi GNL entreranno in funzione, un dato che sottolinea la crescente importanza del GNL per il settore.

Uno degli aspetti più discussi è stato il confronto tra l’Italia e i principali paesi del Mediterraneo, come Spagna e Francia, che hanno fatto significativi investimenti nelle loro infrastrutture portuali per il bunkeraggio del GNL. Attualmente, l’Italia dispone di 58 porti e 16 Autorità di Sistema Portuale (AdSP), ma il mercato del bunkeraggio GNL resta ancora limitato, con soli tre porti – La Spezia, Monfalcone e Trieste – che hanno un’ordinanza per il bunkeraggio. A differenza dell’Italia, Spagna e Francia hanno sviluppato terminali di rigassificazione e una flotta di bunker vessel, consolidando la loro posizione di leadership nel Mediterraneo.

Per rendere l’Italia competitiva nel mercato del bunkeraggio GNL, i relatori hanno indicato alcune misure chiave: la definizione di un quadro normativo chiaro e uniforme per il bunkeraggio nei porti italiani, lo sviluppo di incentivi per le navi alimentate a GNL e Bio-GNL, come la riduzione delle tasse portuali, e il potenziamento delle infrastrutture per il rifornimento di GNL e Bio-GNL.

La tavola rotonda ha messo in evidenza come la cooperazione tra istituzioni, operatori portuali e aziende energetiche sia fondamentale per sviluppare un mercato del GNL in Italia che sia non solo competitivo, ma anche in grado di soddisfare le sfide ambientali e normative che si pongono per il futuro del settore marittimo-portuale.


Lo sviluppo del GNL nel settore del trasporto terrestre

La seconda tavola rotonda del convegno, dedicata a “Lo sviluppo del GNL nel settore del trasporto terrestre”, ha approfondito le opportunità e le sfide legate all’adozione del Gas Naturale Liquefatto nel trasporto pesante e nella logistica. L’incontro è stato introdotto da Alessio Torelli, Chairman & Managing Director di Greenture, che ha evidenziato il ruolo strategico del GNL nella transizione energetica del settore e la necessità di politiche di supporto per favorirne la diffusione.

Tra i relatori, Paolo Arrigoni, Presidente del GSE, ha sottolineato l’importanza di incentivare la produzione e la distribuzione di Bio-GNL, mentre Massimiliano Perri, Direttore Generale di IVECO Mercato Italia, ha illustrato l’evoluzione tecnologica dei mezzi pesanti a GNL e il loro crescente impatto sul mercato. Enrico Maria Pujia, Capo del Dipartimento per le Infrastrutture e le Reti di Trasporto del MIT, e Pasquale Russo, Presidente di Conftrasporto, hanno invece discusso delle necessità infrastrutturali per garantire una rete di rifornimento più capillare e accessibile agli autotrasportatori. Infine, Luca Squeri, Segretario della X Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati, ha ribadito la necessità di un quadro normativo stabile per consolidare la competitività del GNL nel settore.

I numeri dimostrano una crescita significativa dell’uso del GNL nel trasporto pesante: in Italia, il numero di camion alimentati a GNL ha superato le 5.000 unità, grazie alla stabilizzazione dei prezzi del gas naturale e al miglioramento delle performance dei veicoli. Parallelamente, il numero di stazioni di rifornimento ha raggiunto quota 170 a fine 2024, rafforzando la rete di distribuzione e favorendo la diffusione del GNL tra gli autotrasportatori.

Il panel ha inoltre approfondito i vantaggi ambientali del GNL rispetto ai carburanti tradizionali: le emissioni di CO₂ si riducono del 20%, quelle di ossidi di azoto dell’80%, mentre ossidi di zolfo e particolato vengono praticamente azzerati. Questi dati confermano il contributo del GNL nella creazione di filiere logistiche più sostenibili, allineate agli obiettivi di decarbonizzazione europei.

Tuttavia, per garantire la competitività del GNL nel settore, sono necessarie misure strategiche, tra cui:

  • Mantenere un regime fiscale vantaggioso, evitando l’introduzione di obblighi bio almeno fino al 2026.
  • Prevedere incentivi per l’acquisto di veicoli a GNL e Bio-GNL, attraverso crediti d’imposta e agevolazioni fiscali.
  • Semplificare la produzione e la distribuzione del Bio-GNL

Durante la tavola rotonda, sono stati presentati anche alcuni casi studio e best practice, che hanno evidenziato il successo di soluzioni basate sul GNL e Bio-GNL nelle filiere logistiche italiane. L’evento ha così confermato come il GNL rappresenti una risorsa chiave per il futuro della mobilità sostenibile nel trasporto terrestre, con il potenziale per ridurre l’impatto ambientale e rafforzare la competitività del settore a livello nazionale ed europeo.


Conclusioni del Convegno: Il messaggio del Ministro Antonio Tajani

A chiusura del convegno “Il GNL come carburante della transizione”, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha inviato un messaggio scritto in cui ha sottolineato il ruolo strategico del Gas Naturale Liquefatto nella sicurezza energetica e nella competitività dell’Italia nel panorama internazionale.

Il Ministro ha aperto il suo intervento con un sentito ringraziamento ad Assocostieri e al Presidente Elio Ruggeri per l’invito, ribadendo l’importanza di momenti di confronto come questo per affrontare un tema centrale per la crescita economica e il benessere delle società moderne: l’energia.

Nel suo messaggio, Tajani ha evidenziato come il contesto internazionale renda sempre più urgente la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico, per ridurre la dipendenza da singoli fornitori e garantire stabilità economica. Ha ricordato l’impatto che la crisi energetica, acuita dal conflitto tra Russia e Ucraina, ha avuto sui costi per famiglie e imprese, evidenziando la necessità di accelerare la transizione energetica senza però adottare approcci ideologici, ma piuttosto pragmatici e orientati alla crescita economica.

In questa strategia, il GNL si conferma un elemento chiave, soprattutto nel settore dei trasporti, responsabile di circa un quarto delle emissioni di CO₂ in Europa. Tajani ha ribadito come il GNL possa rappresentare un volano per lo sviluppo della logistica energetica italiana e contribuire al rafforzamento della competitività del Paese.

Il Ministro ha inoltre illustrato l’impegno del Governo nel promuovere una transizione energetica che sia un’opportunità di crescita per le oltre 4 milioni di piccole e medie imprese italiane, sottolineando come l’Italia stia lavorando su più fronti: dall’idrogeno al nucleare di ultima generazione, fino ai grandi progetti di interconnessione elettrica come l’elettrodotto Elmed con la Tunisia e il Medlink per il trasporto dell’energia rinnovabile dall’Algeria e dalla Tunisia verso l’Italia.

Infine, il Ministro Tajani ha riaffermato la volontà del Governo di sostenere il settore dei trasporti e della logistica, elementi vitali per un Paese con una forte vocazione all’export come l’Italia. Ha concluso il suo messaggio con un chiaro impegno: rafforzare il ruolo strategico dell’Italia come hub energetico del Mediterraneo, lavorando con determinazione al fianco di tutti gli attori del settore.

“Contate su di me! Contate sul Governo!”, ha affermato Tajani, a conferma del supporto istituzionale per il futuro del GNL e delle infrastrutture energetiche nazionali.


I combustibili gassosi come asset strategico della transizione

di Diamante Menale

Vicepresidente Assocostieri

La transizione energetica impone una trasformazione profonda del sistema energetico, ma questa evoluzione deve poggiare su basi solide, garantendo la continuità e la sicurezza degli approvvigionamenti. I combustibili gassosi, quali GPL e GNL, si inseriscono in questo contesto come un elemento chiave, grazie alla loro versatilità e alla capacità di integrarsi in un mix energetico sempre più diversificato. La necessità di ridurre le emissioni di CO2 e di sviluppare soluzioni a minore impatto ambientale non può prescindere da un approccio pragmatico che valorizzi le infrastrutture esistenti e ne favorisca la riqualificazione, così da accompagnare il cambiamento senza compromettere la stabilità del sistema.

Diversificare le fonti e potenziare la rete logistica è una priorità strategica per ridurre la dipendenza da singoli mercati e rafforzare la resilienza del settore energetico. Il GPL e il GNL, per le loro caratteristiche di flessibilità e disponibilità, rappresentano una soluzione essenziale per integrare fonti rinnovabili e biocarburanti, garantendo un approvvigionamento costante in tutte le fasi della transizione. Questo consente di mantenere un equilibrio tra sostenibilità e competitività, evitando che la corsa verso l’innovazione si traduca in un aumento dei costi o in una riduzione della sicurezza energetica. Eppure, per sostenere efficacemente questa evoluzione, è necessario affrontare una sfida cruciale: il ruolo della finanza nella transizione.

Negli ultimi anni, il settore finanziario ha progressivamente ridotto il supporto agli investimenti legati ai combustibili fossili, includendo anche i combustibili gassosi, che rappresentano una delle soluzioni più efficaci per abbattere le emissioni nel breve-medio termine. La scelta di molte istituzioni finanziarie di ridurre i capitali destinati al settore energetico, pur motivata da ragioni ambientali, rischia di frenare l’innovazione e rallentare la transizione. Senza risorse economiche adeguate, le imprese faticano a spingere l’innovazione verso tecnologie più sostenibili, rallentando tanto la creazione di nuove soluzioni quanto la continuità degli investimenti nel settore. Questo potrebbe spingere le imprese verso mercati con minori vincoli normativi, con il paradosso di un aumento complessivo delle emissioni a livello globale. Per evitarlo, è fondamentale che il settore finanziario adotti un approccio più equilibrato e responsabile, sostenendo le aziende che dimostrano un reale impegno nella riduzione dell’impatto ambientale e nella progressiva decarbonizzazione delle loro attività.

L’infrastruttura logistica svolge un ruolo determinante in questa evoluzione, e il suo potenziamento deve avvenire con una visione di lungo termine. La riqualificazione degli impianti esistenti, il miglioramento dell’efficienza delle reti di distribuzione e l’integrazione di nuove tecnologie possono garantire una maggiore sostenibilità del comparto, senza disperdere gli investimenti fatti nel corso degli anni. La transizione energetica non può basarsi esclusivamente su soluzioni radicali, ma deve essere costruita progressivamente, partendo da ciò che già esiste e migliorandolo. In questo quadro, i combustibili gassosi meritano un riconoscimento come fonte strategica per il passaggio verso un sistema energetico a basse emissioni. L’uso del gas permette una riduzione fino al 50% delle emissioni rispetto ad altri combustibili fossili, offrendo al contempo una maggiore affidabilità in termini di logistica e approvvigionamento. Ignorare queste differenze rischia di compromettere la sicurezza energetica e di rallentare il percorso di decarbonizzazione.

L’equilibrio tra tradizione e innovazione è il pilastro su cui costruire il futuro del settore. Il GPL, il GNL e le altre fonti energetiche a basso impatto possono fungere da ponte tra il sistema attuale e quello di domani, evitando soluzioni improvvisate che rischierebbero di destabilizzare il mercato. La spinta verso un mix energetico più sostenibile deve essere accompagnata da un adeguamento normativo che favorisca investimenti mirati, senza penalizzare le imprese che già operano nel settore. In particolare, è fondamentale colmare il divario infrastrutturale nelle regioni del Centro-Sud, garantendo adeguate capacità di stoccaggio per stabilizzare il mercato e ridurre la dipendenza dalle fluttuazioni di prezzo.

Guardando al futuro, il rafforzamento delle infrastrutture logistiche e l’integrazione con nuove tecnologie emergenti saranno determinanti per assicurare una transizione graduale ed efficace. La sfida è coniugare innovazione e pragmatismo, sfruttando al meglio le risorse disponibili per costruire un sistema energetico che sia al tempo stesso sostenibile, efficiente e sicuro. Il GPL e il GNL continueranno a rappresentare un pilastro fondamentale di questo percorso, contribuendo alla diversificazione del mix energetico e garantendo un approvvigionamento stabile in un contesto di profonda trasformazione.