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Newsletter n.11 – Dicembre 2021

EDITORIALE


Care lettrici, cari lettori,

in questa newsletter, densa di contenuti ed eventi, vi aggiorniamo circa la partecipazione del nostro Direttore generale, avv. Dario Soria, al convegno di Genova Port&ShippingTech e all’evento di Bologna ConferenzaGNL.

Desidero ringraziare la Vicepresidente, ing. Valentina Infante, per la sua presenza nel convegno di apertura di Fuels Mobility, a Bologna, ed il Consigliere dott. Emanuele Jacorossi, che ha partecipato al convegno sulle frodi, piaga che ha da sempre minacciato il settore, e che sembra si stia stabilizzando.

ASSOCOSTIERI ha avuto una forte presenza a Verona in occasione di Oil&NonOil, in cui ho avuto il piacere di intervenire personalmente e che ha visto, tra gli altri, la presenza del Vicepresidente, ing. Elio Ruggeri, del Direttore Generale, avv. Dario Soria e del Consigliere dott. Giuseppe Devito.

Tra le altre attività, l’attenzione di ASSOCOSTIERI si è concentrata sulle tematiche dell’Iva alto mare, attraverso una intensa attività di interlocuzioni con l’Agenzia delle Entrate, che ha permesso di veicolare le preoccupazioni del settore a fronte del rischio di una ulteriore riduzione dei volumi del bunkeraggio nazionale.

Il recepimento della Direttiva sugli impianti portuali di raccolta dei rifiuti delle navi conclude un iter che ha visto ASSOCOSTIERI impegnata negli ultimi tre anni nel cogliere l’opportunità del recepimento per correggere alcuni problemi applicativi della precedente normativa. Auspico che sia accolta la richiesta di un tavolo di coordinamento per monitorare l’omogenea applicazione del provvedimento a livello nazionale, che permetterà ad ASSOCOSTIERI di seguire e veicolare in modo ancora più puntuale le esigenze degli associati.

Non nascondo una certa soddisfazione dai risultati del sistema di valutazione balanced scorecard, applicato da ASSOCOSTIERI dal 2018, che ha evidenziato un apprezzamento da parte degli associati per il lavoro svolto e che ci spinge a migliorare ulteriormente.

Segnaliamo infine l’approvazione da parte del Ministero della Giustizia del nuovo aggiornamento del Codice di comportamento 231 ASSOCOSTIERI, che ci porta ad essere la prima associazione di categoria a dotarsi di un Codice di Comportamento che rappresenti il settore della logistica energetica, e che costituisca una opportunità per tutti i soci che vogliano adottare un Modello organizzativo conforme e avvalersi della condizione esimente della responsabilità prevista dall’art.6 del D.lgs. 231/2001.

Ad majora!

Il Presidente

Diamante Menale


GLI INTERVENTI DI ASSOCOSTIERI A FUELS MOBILITY E A CONFERENZAGNL


ASSOCOSTIERI ha partecipato, con due importanti interventi, all’evento Fuels Mobility, organizzato a BolognaFiere e promosso dal Mirumir. In particolare, la Vice Presidente di ASSOCOSTIERI, Valentina Infante, ha presenziato alla sessione di apertura del Fuels Mobility – la stazione di servizio del futuro, il primo appuntamento fieristico e convegnistico italiano dedicato alle stazioni di servizio e alla loro trasformazione in risposta ai diversi vettori energetici. Nella sessione dedicata a “Digitalizzazione e nuove tecnologie alleati per garantire la sicurezza e la legalità nel settore della distribuzione carburanti” ASSOCISTIERI è stata rappresentata dal Consigliere Emanuele Jacorossi, il quale ha sottolineato che, nonostante i fenomeni illegali siano meno frequenti, occorre non abbassare la guardia e mantenere una vigilanza costante.



Il Direttore Generale di ASSOCOSTIERI, Dario Soria, è intervenuto alla sesta edizione di ConferenzaGNL, iniziativa organizzata da Mirumir per promuovere la filiera del GNL di piccola taglia. In particolare, il direttore è stato il  moderatore del panel dedicato a “L’exploit del settore marittimo”, tenutosi la mattina del 7 ottobre; mentre nel pomeriggio è intervenuto, con altri autorevoli esperti, alla tavola rotonda sul trasporto pesante terrestre.

 

ASSOCOSTIERI A FUELS MOBILITY

In merito allo sviluppo della filiera dei nuovi carburanti, per l’evento Fuels Mobility – La stazione di servizio del futuro la Vicepresidente ASSOCOSTIERI, ing. Valentina Infante,  è intervenuta nella sessione di apertura segnalando il disagio del settore di fronte all’incertezza dei decisori politici, che rende gli investimenti più complessi. Una incertezza ormai storica sugli iter e le tempistiche, se si considera che che per avere i primi due depositi costieri di Gnl in Italia, quello di Higas in Sardegna e quello Edison di Ravenna, ci sono voluti sette anni. Ed una nuova incertezza programmatica: la transizione energetica stessa rischia di essere inficiata dal Fit for 55, per via delle continue accelerazioni che spiazzano le tecnologie di transizione, come il previsto allineamento fiscale di Gpl e Gnl agli altri carburanti fossili. La Vicepresidente ha voluto sottolineare come il gas sia propedeutico al bioGnl o al Gnl sintetico: “è necessario un progressivo ammodernamento degli impianti e delle competenze degli operatori per aprire la strada ai carburanti del futuro”.

Per quanto riguarda il settore navale, il Gnl è l’unica alternativa attuale, in quanto per ammoniaca e idrogeno mancano le infrastrutture. Oggi ci sono circa 700 navi a Gnl nel mondo, tra operative ed in ordine. Se non si permette al Gnl di proseguire il suo sviluppo, si andrà incontro ad un aumento del costo dei prodotti trasportati via nave. In merito al processo di semplificazione amministrativa, l’ing. Infante ha riconosciuto che il silenzio-assenso è uno strumento molto utile, come anche lo spostamento a livello centrale delle competenze. Tuttavia, il sistema non è efficace se i pareri locali seguitano ad essere vincolanti.

Nella sessione pomeridiana del 7 ottobre dal titolo “Digitalizzazione e nuove tecnologie alleati per garantire la sicurezza e la legalità nel settore della distribuzione carburanti”, il Consigliere di ASSOCOSTIERI, dott. Emanuele Jacorossi, ha riconosciuto con soddisfazione che i fenomeni illegali sono in diminuzione, almeno nelle forme più tradizionali. Le lettere d’intento sono state abolite e gli operatori non ricevono più richieste di poter transitare con volumi enormi, richieste molto comuni fino a poco tempo fa. Tuttavia, l’illegalità ormai è entrata nel settore, e occorrerà una costante vigilanza per colmare ogni lacuna nel processo e nella normativa. Gli operatori disonesti spesso conoscono bene il settore, essendo entrate dieci anni fa, e hanno imparato a cercare i punti deboli, ad adeguarsi ai cambi normativi e ai nuovi processi informatizzati.

Il dott. Jacorossi ha chiesto di coinvolgere anche il Gse, che vigila sui certificati d’immissione in consumo. I Cic possono costituire la nuova frontiera delle frodi, anche se con importi minori rispetto alle frodi Iva.

ASSOCOSTIERI ha apprezzato moltissimo il controllo sull’autorizzazione allo stoccaggio per i trader.   L’associazione auspica però un controllo in tempo reale, che faccia leva sugli strumenti ormai a disposizione dell’amministrazione. Occorre inoltre un superamento della presunzione di corresponsabilità sulla frode tra venditore e acquirente, basata sull’idea che la parte in buona fede debba preventivamente conoscere la controparte dell’affare.

In merito alla digitalizzazione è opportuno includere nei controlli i punti vendita e i destinatari registrati. In ottica di transizione energetica, la tendenza è di essere non più “petroliferi” ma “energetici”. Il controllo deve adeguarsi, diventando anch’esso focalizzato sull’energia in transito e non sui soli prodotti petroliferi.

DARIO SORIA INTERVIENE A CONFERENZAGNL

L’avv. Dario Soria ha moderato, nell’evento di ConferenzaGNL, dal titolo Le rotte degli usi diretti di GNL e bioGNL – una scelta globale per la transizione energetica, la sessione del 7 ottobre  “L’exploit del settore marittimo” che ha indagato il successo del Gnl come bunker fuel, in particolare nel settore crocieristico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’avvio del mercato.

La registrazione dell’evento è disponibile su: https://youtu.be/Ei8iPdgUD7A

Il direttore è intervenuto inoltre nella tavola rotonda sul trasporto pesante terrestre, tenutasi il pomeriggio del 7 ottobre, ricordando che l’urgenza di decarbonizzare non sia nemica della transizione e come tale urgenza renda il passaggio al GNL, disponibile già adesso, ancora più impellente. Alla tavola rotonda sono state raccontate le esperienze di successo dei quattro operatori che stanno avviando le operazioni small-scale LNG: i depositi costieri di Higas ad Oristano e di Edison a Ravenna ed i rigassificatori OLT Offshore al largo di Livorno e SNAM/GNL Italia a Panigaglia.

L’intervento del direttore è disponibile al link: https://youtu.be/N_YpsL_Zgig?t=1359


IL DIRETTORE GENERALE AL PORT&SHIPPINGTECH


Nell’ambito della Port&ShippingTech tenutasi a Genova tra il 6 e l’8 ottobre, Dario Soria  ha avuto modo di fare il punto sullo stato e le prospettive di sviluppo delle infrastrutture di stoccaggio e distribuzione del GNL nel settore marittimo durante la sessione dedicata al Natural gas in shipping.

Il Direttore ha sottolineato l’importanza della definizione di una strategia chiara a livello nazionale di valorizzazione del GNL come combustibile di transizione e di incentivazione al passaggio al bio-GNL.

In questo ambito, è necessaria una semplificazione degli iter autorizzativi per la riconversione delle infrastrutture strategiche «tradizionali», ed una rimozione delle barriere anche autorizzative legate ai vecchi piani regolatori portuali che frenano la realizzazione di infrastrutture nei porti italiani.

Per quanto riguarda gli aspetti fiscali, è importante assicurare l’esenzione di accisa per GNL / GPL utilizzato per il bunkeraggio marino, già prevista dalla normativa, e prevedere una defiscalizzazione per la costruzione di distributori e/o  depositi di GNL nei porti.

Infine, ASSOCOSTIERI sostiene l’inclusione delle infrastrutture energetiche strategiche tra i beneficiari per le aree ZES, e la definizione di idonee tariffe portuali per agevolare l’utilizzo di mezzi marittimi alimentati a GNL.

In questo ambito, è necessaria una semplificazione degli iter autorizzativi per la riconversione delle infrastrutture strategiche «tradizionali», ed una rimozione delle barriere anche autorizzative legate ai vecchi piani regolatori portuali che frenano la realizzazione di infrastrutture nei porti italiani. Per quanto riguarda gli aspetti fiscali, è importante assicurare l’esenzione di accisa per GNL / GPL utilizzato per il bunkeraggio marino, già prevista dalla normativa, e prevedere una defiscalizzazione per la costruzione di distributori e/o  depositi di GNL nei porti. Infine, Assocostieri sostiene la definizione di idonee tariffe portuali per agevolare l’utilizzo di mezzi marittimi alimentati a GNL.


GLI INTERVENTI ASSOCOSTIERI A OIL&NONOIL


ASSOCOSTIERI ha avuto modo di partecipare con una forte presenza ad Oil&NonOil, la tre giorni di confronto e dibattito sulla filiera distributiva dei carburanti liquidi e gassosi, organizzata dal 24 novembre 2021 da VeronaFiere.

Gli interventi sono stati:

  • Diamante Menale, Presidente di ASSOCOSTIERI, su “PNRR: l’Italia tra energia e mobilità sostenibile”
  • Fabio Ermolli, Esperto tecnico, su “Biometano e BioGNL, una soluzione alla crisi climatica ed energetica”
  • Giuseppe Devito, Consigliere di ASSOCOSTIERI, su “Il ruolo delle nuove tecnologie per la salvaguardia dei carburanti”
  • Dario Soria, Direttore Generale di ASSOCOSTIERI, su “Il futuro della logistica nelle nuove sfide globali”
  • Elio Ruggeri, Vice Presidente di ASSOCOSTIERI, su “L’Europa verde e il futuro del mercato dell’energia”

Il Presidente, dott. Diamante Menale, è intervenuto nella sessione dedicata a “PNRR: l’Italia tra energia e mobilità sostenibile”, evidenziando la presenza, nel Piano Complementare al PNRR, di contributi allo sviluppo del GNL in ambito portuale, relativo a impianti di liquefazione, depositi di GNL e navi bunker. Il PNRR stesso non interviene sulla logistica energetica, ma incentiva lo sviluppo della produzione di biometano, in particolare da matrici agricole, elemento essenziale per poter procedere nella strada di una conversione alle fonti rinnovabili delle filiere del GNC e GNL per i trasporti. In tema di infrastrutture e trasporti il PNRR si concentra sul trasporto ferroviario e sui punti di ricarica elettrica, a causa dei vincoli imposti dalla UE. Da segnalare, a margine, la novità normativa portata dal Decreto semplificazioni bis (DL 771/2021), che qualifica come “interventi di pubblica utilità, indifferibili e urgenti” le opere e le infrastrutture necessarie alla realizzazione dei progetti strategici per la transizione energetica, tra cui figurano (Allegato I-bis) gli impianti per la produzione di biocarburanti, biometano e carburanti da carbonio riciclato (recycled carbon fuels), gli impianti di rifornimento di combustibili alternativi, le infrastrutture di stoccaggio, trasporto e distribuzione di GNL e GPL e gli impianti di liquefazione di GNL.

L’ing. Fabio Ermolli ha ricordato l’impegno di ASSOCOSTIERI nell’ambito della produzione di biometano e bio-GNL, che già oggi sta contribuendo a rendere green la filiera del GNC e GNL, evidenziando le potenzialità di produzione a livello nazionale ed europeo, e l’importanza dello sviluppo della logistica primaria del GNL come fattore abilitante della transizione energetica. L’ing. Ermolli ha poi potuto illustrare il caso-studio dell’impianto di produzione di biometano da FORSU recentemente acquisito da Ludoil in Sicilia.

Il dott. Giuseppe Devito, Consigliere di ASSOCOSTIERI, è intervenuto al panel su “Il ruolo delle nuove tecnologie per la salvaguardia dei carburanti” facendo il punto sulle numerose misure di contrasto all’illegalità, di recente introdotte, che hanno causato adempimenti anche molto gravosi per numerose aziende, specie se di piccole e medie dimensioni. Tra le criticità, l’ampia discrezionalità di cui gode l’ADM nella sua attività di coordinamento a livello centrale. L’ADM può disporre controlli per valutare, anche con prove teoriche e pratiche, la conoscenza e la perizia nella gestione degli impianti petroliferi da parte del richiedente licenza o del capo deposito. ASSOCOSTIERI, per seguitare a intervenire con incisività nella lotta all’illegalità, perseguendo allo stesso tempo un alleggerimento degli adempimenti in capo agli operatori propone una maggiore integrazione tra le banche dati pubbliche che faccia leva sulle nuove tecnologie per ottenere risultati più immediati.

Il Direttore Generale, avv. Dario Soria, in occasione della sessione “Il futuro della logistica nelle nuove sfide globali”, ha sottolineato l’importanza del perseguimento di un mix energetico variegato e robusto, tenendo conto del ruolo dei  combustibili alternativi fossili e del loro potenziale ruolo come potente fattore abilitante per aumentare l’assorbimento di bioCNG/ bioLNG/ bioGPL e ottenere quindi una drastica riduzione delle emissioni di gas serra che possa essere avviata nell’immediato. E’ importante evitare una elettrificazione troppo spinta del settore dei trasporti: per quanto le fonti rinnovabili eolica e solare siano per loro natura elettriche, non bisogna dimenticare il forte ruolo dei biocombustibili, che può far premio su uno sviluppo tecnologico sempre più sofisticato, può valorizzare le filiere dei rifiuti urbani e zootecnici in ottica di economia circolare nonché permette di valorizzare e sfruttare in chiave green sia la logistica dei carburanti fossili, capillare e consolidata, sia la tecnologia del motore a combustione interna, in cui l’Italia ha un ruolo di leadership. L’avv. Soria ha infine ricordato l’importanza di valorizzare le infrastrutture strategiche della logistica energetica, agevolando una transizione verso le fonti energetiche rinnovabili, intervenendo su quattro direttive:

  • procedure amministrative con iter semplificati e veloci;
  • centralizzazione delle competenze per le autorizzazioni (unica ed ambientale);
  • affrontare il nodo delle bonifiche che interessa diversi siti portuali;
  • affrontare il tema dei piani regolatori portuali.

ASSOCOSTIERI è stata rappresentata dal Vicepresidente ing. Elio Ruggeri sui temi della politica energetica europea nell’ambito della sessione “L’Europa verde e il futuro del mercato dell’energia”, affrontando i diversi nodi posti dal pacchetto di proposte legislative denominato Fit for 55. Tra le maggiori criticità, la previsione della direttiva sulla tassazione dell’energia che impone, dopo un periodo di transizione di 10 anni, un allineamento del livello di tassazione del GNL e GPL con il gasolio e la benzina, a prescindere dalle prestazioni ambientali. Tale previsione può avere un impatto negativo sulla programmazione di investimenti, in quanto 10 anni sono insufficienti per completare la transizione energetica verso bio-GNL e bio-GPL, e comunque manca di riconoscere che i carburanti liquidi, per usare le parole impiegate nel decreto Semplificazioni Bis, permettono una “riduzione di emissioni di CO2 rispetto ad altre fonti fossili”. Per quanto riguarda gli standard emissivi per auto e furgoni, è incomprensibile l’adozione di un approccio focalizzato sulle sole emissioni allo scarico, che porta al paradosso di una auto elettrica che impeghi elettricità ricavata da carbone che sembra inquinare meno di una che impeghi biometano. ASSOCOSTIERI raccomanda di adottare un approccio sul ciclo di vita, strumento ormai consolidato che può fornire una valutazione reale degli impatti delle diverse tecnologie. Fermi restando gli obiettivi, è necessario che sia rispettato il principio della neutralità tecnologica per permettere alle migliori soluzioni di emergere.

ASSOCOSTIERI ha inoltre patrocinato Asphaltica, la manifestazione dedicata alla filiera stradale che si è tenuta in concomitanza ad Oil&NonOil.


NON IMPONIBILITÀ IVA PER LE NAVI ADIBITE ALLA NAVIGAZIONE IN ALTO MARE


Il comma 708 della Legge di Bilancio 178/2020 ha introdotto alla fine dell’art. 8-bis D.P.R. 633/1972 un nuovo comma in virtù del quale vengono definite le condizioni richieste per evitare l’assoggettamento a Iva delle cessioni di navi adibite alla navigazione in alto mare.

I soggetti che intendono avvalersi della facoltà di effettuare acquisti o importazioni senza pagamento dell’Iva sono tenuti ad attestare la condizione della navigazione in alto mare mediante un’apposita dichiarazione e l’approvazione del modello di dichiarazione è stata demandata ad un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate.

La Legge n. 178/2020 interviene anche sul connesso regime sanzionatorio laddove dispone che la sanzione amministrativa dal 100 al 200 per cento dell’imposta si applica anche:

  • a chi effettua operazioni senza addebito d’imposta in mancanza della dichiarazione di attestazione della condizione della navigazione in alto mare, nonché al cessionario, committente o importatore che rilascia la predetta dichiarazione in assenza dei presupposti richiesti dalla legge;
  • a chi, in mancanza dei presupposti richiesti dalla legge, dichiara all’altro contraente o in dogana la sussistenza della condizione dell’effettiva navigazione in alto mare relativa all’anno solare precedente;
  • al cedente o prestatore che effettua cessioni o prestazioni, di cui all’articolo 8-bis, comma 1, D.P.R. 633/1972, senza avere prima riscontrato per via telematica l’avvenuta presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione di attestazione della condizione della navigazione in alto mare.

Il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 15 giugno 2021, che ha approvato il modello necessario per le dichiarazioni con le relative modalità e termini di presentazione per beneficiare della non imponibilità dell’Iva, ha immediatamente preoccupato il settore del bunkeraggio rappresentato da ASSOCOSTIERI.

La nostra Associazione, che già in passato ha affrontato con l’Agenzia delle Entrate il tema della documentazione ufficiale per dimostrare il requisito dell’alto mare e le dichiarazioni che dovevano essere rese dall’armatore, ha immediatamente attivato un’interlocuzione con l’Agenzia per rappresentare le seguenti difficoltà applicative del provvedimento del 15 giugno 2021 legate principalmente:

  • alla speditezza delle operazioni commerciali
  • al rischio di perdere quote di mercato per il bunkeraggio italiano soprattutto con riferimento agli armatori non residenti.

ASSOCOSTIERI ha fatto presente che il mercato del bunkeraggio italiano, già in forte contrazione negli ultimi anni, potrebbe favorire altri Paesi limitrofi, con un ulteriore detrimento dei volumi delle vendite stimabili in una riduzione pari al 30/40%.

Le macro difficoltà riscontrate dalle nostre aziende associate sono legate:

  • all’esistenza di operazioni a catena che vedono la presenza dell’armatore e di più traders coinvolti nella fornitura del prodotto da bunkerare per cui si è richiesto all’Agenzia delle Entrate di identificare con maggior dettaglio i soggetti obbligati agli adempimenti ed una semplificazione degli stessi;
  • alla necessità di non perdere tutta la componente di armatori non residenti che dovrebbero avere un rappresentante fiscale che svolga gli adempimenti richiesti spostando il mercato del bunkeraggio verso altri porti.
  • alla necessità di semplificare gli adempimenti richiesti;
  • alla necessità che la dichiarazione venga presentata all’Agenzia delle Entrate esclusivamente dall’armatore (l’unico soggetto titolato a dichiarare di possedere documenti attestanti la sussistenza della condizione di navigazione in alto mare).

L’Agenzia delle Entrate, a seguito delle sollecitazioni di ASSOCOSTIERI, da ultimo l’incontro organizzato il 28 luglio scorso richiesto dalla nostra Associazione, con Risoluzione n. 54 del 6 agosto 2021 ha reso i primi chiarimenti per agevolare la presentazione telematica obbligatoria della dichiarazione di alto mare.

ASSOCOSTIERI ha sensibilizzato l’Agenzia delle Entrate sul fatto che la Risoluzione N. 54/E del 6 agosto 2021 ha sì fornito alcune indicazioni volte a chiarire e semplificare gli adempimenti telematici ma, purtroppo, non ha risolto del tutto alcune difficoltà riscontrate dagli operatori del settore del bunkeraggio marittimo.

Le difficoltà rappresentate dalla nostra Associazione e riscontrate dagli operatori del bunkeraggio hanno riguardato soprattutto:

  • i ritardi nella ricezione dei numeri di protocollo da parte del Centro operativo di Pescara (Cop);
  • l’importanza, per i soggetti non residenti, non stabiliti e non identificati nel territorio dello Stato, che il fornitore possa ricevere il numero di protocollo di ricezione della dichiarazione attestante la condizione di esistenza della condizione di navigazione in alto mare prima della fatturazione ai fini dell’applicazione del regime di non imponibilità ai sensi dell’art. 8-bis del DPR n. 633 del 1972;
  • la possibilità di poter disporre della dichiarazione in questione sul cassetto fiscale.


ASSOCOSTIERI, a seguito di un confronto con le proprie aziende associate, ha portato all’attenzione dell’Agenzia una lista aggiornata di criticità emerse a seguito dell’emanazione del documento di prassi citato unitamente ad alcune proposte di soluzione prospettate al riguardo.


RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA SUGLI IMPIANTI PORTUALI PER IL CONFERIMENTO DEI RIFIUTI DELLE NAVI


Si è concluso l’iter di recepimento della Direttiva (UE) 2019/883 relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE. ASSOCOSTIERI è stata positivamente coinvolta nel processo di definizione dello schema di decreto legislativo di recepimento presso la Direzione generale per l’economia circolare, organo del MiTE, fornendo diversi contributi volti a cogliere l’opportunità del recepimento per correggere alcuni problemi applicativi della precedente normativa.

Si rammenta che la direttiva (UE) 2019/883 ha l’obiettivo di proteggere l’ambiente marino dagli effetti negativi degli scarichi dei rifiuti delle navi che utilizzano porti situati nel territorio dell’Unione e di garantire nel contempo il buon funzionamento del traffico marittimo, migliorando la disponibilità e l’uso degli impianti portuali di raccolta dei rifiuti delle navi.

La direttiva intende allineare la legislazione dell’UE alla Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi (“convenzione MARPOL”), la quale stabilisce i divieti generali relativi agli scarichi delle navi in mare, nonché le condizioni alle quali alcuni tipi di rifiuti possono essere scaricati nell’ambiente marino.

Gli obiettivi del recepimento sono stati esplicitati dal Mite:

  • armonizzare il quadro normativo alla MARPOL;
  • aumentare il livello di protezione dell’ambiente marino e garantire il buon andamento del traffico marittimo;
  • dirimere i dubbi interpretativi del d.lgs 182/2003;
  • risolvere i GAP normativi;
  • diminuire gli oneri amministrativi.

Tra gli aspetti di maggiore criticità, si sottolinea l’importanza di un’applicazione omogenea ed uniforme della normativa, evitando che differenze interpretative delle singole Capitanerie di Porto si traducano in un incentivo a ricercare, tra le diverse condizioni applicate nei vari porti italiani, le più favorevoli, risultando in ultima analisi in una situazione premiante per le realtà portuali che applichino in modo meno severo le disposizioni governative.

In particolare, si vuole attirare l’attenzione sulla previsione di deroga per sufficiente capacità di stoccaggio, confermata dalla nuova direttiva.

La definizione di “sufficiente capacità di stoccaggio”, come riportata all’ art.2 e come richiamata all’art.7 comma 4, è suscettibile di causare forti disparità di trattamento. La definizione riportata è lo spazio necessario a stoccare i rifiuti a bordo dal momento della partenza fino al successivo porto di scalo, compresi i rifiuti che saranno presumibilmente prodotti nel corso del viaggio.

Per le diverse classi di navi, in funzione della tipologia, della stazza, della funzione, è indispensabile fornire all’Autorità marittima delle indicazioni di merito, corredate di esempi applicativi di riferimento.

Si condivide la ratio della norma che vuole evitare di gravare sulle navi, specie quelle adibite ad attività di piccolo cabotaggio, con conferimenti continuativi e frequenti di quantitativi irrisori di rifiuti.  Tuttavia si ritiene che la deroga rilasciata ai sensi dell’art. 6, comma 4, comma a), ovvero la prosecuzione verso il porto successivo qualora sia presente a bordo adeguata capacità di stoccaggio, debba essere concessa dalle locali Capitanerie di Porto, ma mediante un processo normato a livello nazionale che preveda una modulistica e delle procedure uniformi e snelle in tutti i porti nazionali.

Si ritiene che, al fine di evitare un ricorso improprio a tale deroga sia necessario, da parte dell’autorità marittima, la corretta esecuzione dei controlli previsti dall’art. 11, commi 1 e 2 nonché verifiche a posteriori sulla veridicità del porto di destino dichiarato, onde evitare la fraudolenta elusione degli obblighi previsti dall’art. 7, comma 5, lettera b), ovvero obbligo di conferimento dei rifiuti se il porto di destino non è noto.

Circa la possibilità di derogare all’obbligo di conferimento, un’omogenea applicazione è vieppiù necessaria per evitare pesanti ripercussioni economiche per i soggetti che nel nostro Paese hanno partecipato a gare per l’aggiudicazione del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti, dimensionando i propri business plan sul legittimo affidamento del conferimento dei rifiuti delle navi e dei residui del carico nei propri impianti. La deroga al conferimento obbligatorio, pertanto, è e deve restare un’eccezione alla regola limitata, peraltro, ai soli casi in cui una Port Facility Reception – laddove esista – sia impossibilitata a raccogliere i rifiuti per eventi oggettivi o cause di forza maggiore.

ASSOCOSTIERI ha proposto a tal fine di istituire un tavolo di coordinamento nel quale le Capitanerie di porto, le Autorità di sistema Portuale e le Associazioni di categoria, con adeguata periodicità, ad esempio semestrale, possano discutere delle problematiche applicative della normativa relativa al conferimento dei rifiuti delle navi, con particolare riferimento alla necessità di rendere omogenea l’applicazione della normativa.

Una applicazione della direttiva rigorosa ed effettiva potrà evitare il proliferare delle numerose eccezioni/deroghe al conferimento che si registrano in alcune realtà portuali nazionali e che devono, invece, rappresentare un’eccezione alla regola. Occorrerà, inoltre, vigilare al fine di una applicazione della direttiva il più possibile uniforme a livello europeo, per evitare situazioni di dumping internazionale.

Nell’ottica della tutela ambientale, che nel caso in ispecie non può che essere rigorosa, ASSOCOSTIERI ha inoltre segnalato l’aspetto critico della necessità di frequenti ed effettivi controlli sulle deroghe. A tal fine le Capitanerie di Porto dovranno effettuare i controlli, se possibile con frequenza superiore al 15% delle toccate, indicata nello schema di decreto come misura minima.

Il soggetto responsabile di una infrazione dovrebbe essere perseguito dalla Capitaneria di porto ed il Ministero di riferimento dovrebbe essere adeguatamente informato.

Tra gli altri aspetti, segnaliamo con favore l’inclusione della proposta di ASSOCOSTIERI riguardante l’art.6 comma 4, in merito l’inclusione del chimico del porto tra i soggetti a cui deve essere inviata la notifica di cui all’art.6. Si ritiene che tali figure siano molto importanti ai fini del coordinamento delle verifiche e controlli effettuati dall’Autorità Marittima, in ispecie per gli aspetti igienico sanitari dei rifiuti putrescibili.

La gestione dei rifiuti prodotti nelle aree portuali e dalle navi costituisce una opportunità, e potrebbe diventare una parte integrante dell’economia circolare. E’in corso la definizione della Strategia Nazionale per l’Economia Circolare, documento programmatico la cui emissione è prevista da parte del Mite entro giugno 2022 e che andrà ad aggiornare i contenuti del documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia. Documento di inquadramento e di posizionamento strategico”, che risale al 2017. L’obiettivo del documento è di definire una roadmap di azioni e di target misurabili con un orizzonte temporale esteso al 2040. Tuttavia, la bozza attualmente in discussione, pur toccando i temi dell’economia blu e del trattamento dei reflui, non menziona le specificità degli impianti portuali di trattamento rifiuti.


BALANCED SCORECARD E SODDISFAZIONE DEI SOCI ASSOCOSTIERI


ASSOCOSTIERI è stata la prima associazione di categoria ad applicare un sistema di valutazione Balanced scorecard per la valutazione della propria performance.

In occasione dell’assemblea annuale ASSOCOSTIERI 2021, è stato proposto agli associati un questionario di soddisfazione finalizzato ad individuare le aree da migliorare ulteriormente. Il sistema di valutazione Balanced Scorecard, o scheda di valutazione bilanciata, infatti, è un sistema di misurazione delle performance utile a mettere in atto una strategia attraverso obiettivi e misure applicabili a livello operativo. Osserviamo che gli associati hanno risposto valutando positivamente l’attività di ASSOCOSTIERI, l’efficacia nel soddisfare le richieste, la completezza delle informazioni offerte e la puntualità nel rispettare le scadenze.


IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA APPROVA L’AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI COMPORTAMENTO 231 DI ASSOCOSTIERI


Il Codice costituisce un punto di riferimento per i Modelli organizzativi 231/2001 degli Associati: l’art. 6 del D.lgs. 231/2001, prevede, infatti, come condizione esimente della responsabilità, l’adozione e l’efficace attuazione da parte dell’ente di modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati, che possono essere redatti in conformità a codici di comportamento adottati dalle associazioni di categoria.

Ricordiamo che siamo stati la prima associazione di categoria del settore energetico a dotarsi di un Codice di Comportamento ex D.lgs. 231/2001. Approvato in prima istanza nel 2014, e successivamente nel giugno 2017, il Codice è stato inviato nel settembre 2021 al Ministero della Giustizia per la validazione della versione aggiornata. Il Ministero della Giustizia ha approvato il nuovo Codice di Comportamento 231 ASSOCOSTIERI lo scorso 5 ottobre.

La procedura di verifica e controllo da parte del Ministero della Giustizia è disciplinata dagli articoli 5, 6 e 7 del DM n. 201 del 26 giugno 2003 “Regolamento recante disposizioni regolamentari relative al procedimento di accertamento dell’illecito amministrativo delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, ai sensi dell’articolo 85 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231” e dalle disposizioni del Capo Dipartimento per gli Affari di Giustizia adottate con Provvedimento  del 2 dicembre 2009.

L’Associazione ringrazia il gruppo di lavoro che ha visto coinvolte alcune società associate, che hanno messo a disposizione le proprie risorse per contribuire alla stesura della revisione del Codice.

L’aggiornamento ha riguardato:

  • l’inserimento del c.d. Whistleblowing, ai sensi del DDL del 15 novembre 2017 convertito nella Legge n. 179 del 30 novembre 2017;
  • l’inserimento di quanto previsto dall’art. 356 c.p. frode nelle pubbliche forniture all’art. 24 – Indebita percezione di erogazioni, truffa in danno dello Stato, di un ente pubblico o dell’Unione europea o per il conseguimento di erogazioni pubbliche, frode informatica in danno dello Stato o di un ente pubblico e frode nelle pubbliche forniture;
  • l’inserimento di quanto previsto dall’art. 1 comma 11 D.L. 105/2019 all’ art. 24-bis – Delitti informatici e trattamento illecito di dati;
  • l’inserimento di quanto previsto dagli artt. 314 c.p. peculato e 316 c.p. peculato mediante profitto dell’errore altrui, all’art. 25 – Peculato, concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e abuso d’ufficio;
  • la modifica dell’art. 2622 c.c. e l’inserimento dell’art. 2635 bis c.c. all’art. 25 ter – Reati societari;
  • l’inserimento di quanto previsto dall’ art. 603 bis c.p. nell’art. 25 quinquies – Delitti contro la persona individuale;
  • la modifica del contesto normativo dell’art. 25 sexies – Abusi di mercato;
  • il recepimento della Direttiva UE 849/2015 (Quarta Direttiva) con il D.Lgs. n. 90 del 25 maggio 2017 che ha modificato il D.Lgs. 231/2007 nell’art. 25 octies – Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro beni o utilità di provenienza illecita, nonché auto riciclaggio;
  • l’inserimento dell’art. 12 comma 3, 3 bis, 3 ter e dell’art. 12 comma 5 ai sensi della Legge n. 161 del 17 ottobre 2017 che ha modificato il D.Lgs. 286/1998 (T.U. sull’Immigrazione) all’art. 25 duodecies – Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare;
  • l’inserimento di quanto previsto dalla Legge n. 167 del 20 novembre 2017 (Legge europea 2017) all’art. 25 terdecies – Razzismo e xenofobia;
  • l’inserimento dell’art. 25 quaterdecies – Reati di frode in competizioni sportive e di esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa ai sensi della Legge n.39 del 03/05/2019;
  • l’inserimento dell’art. 25 quinquiesdecies – Reati tributari ai sensi della Legge n. 157 del 19/12/2019;
  • l’inserimento di considerazioni sull’applicazione della normativa sul contrasto al COVID-19 nei luoghi di lavoro;
  • l’inserimento, ad opera del D.lgs. 75/2020, dell’art. 25 sexiesdecies – Delitti di contrabbando, previsti dal D.p.r. 43/1973.


ASSOCOSTIERI Servizi è a disposizione delle aziende associate per:

  1. valutazione della conformità dei Modelli Organizzativi alle nuove linee guida;
  2. formazione, anche finanziata, del personale aziendale sugli aggiornamenti intervenuti;
  3. servizio di aggiornamento dei modelli organizzativi a seguito delle ultime novità legislative.

Il Codice rimane a disposizione di tutti i Soci che ne facciano richiesta.


CORSO ASSOCOSTIERI – LUISS SU DIRITTO DOGANALE E DELLE ACCISE



L’Università LUISS, in collaborazione con ASSOCOSTIERI, sta organizzando un corso di formazione previsto per fine gennaio 2022 e dedicato alle aziende associate ASSOCOSTIERI in tema di diritto doganale e delle accise.

Durante il corso saranno approfondite le seguenti tematiche:

  • Le fonti del diritto doganale e gli accordi internazionali. La normativa doganale nazionale.
  • Classifica, origine e valore delle merci. Regimi doganali. Dichiarazione doganale e rappresentanza. Vigilanza doganale.
  • Accertamento e contenzioso doganale.
  • Disciplina IVA negli scambi comunitari e extra UE.
  • IVA all’importazione.
  • Le accise nell’Unione Europea e l’attuazione nazionale.
  • Caratteristiche dell’imposta, soggetti obbligati ed esigibilità.
  • Accisa su gas naturale ed energia elettrica.
  • L’impatto della nuova direttiva UE 2020/262 sulla circolazione dei prodotti energetici soggetti ad accisa: problematiche operative ed esempi di circolazione per il settore degli oli minerali e del gas naturale.

Il termine per le iscrizioni è fissato al 10 gennaio 2022.

Per maggiori informazioni si prega di far riferimento alla pagina dedicata:

https://www.ASSOCOSTIERI.it/newsite/news/18-11-2021-corso-di-diritto-doganale-e-delle-accise-luiss-ASSOCOSTIERI/